L’eleganza romantica di Grace Kelly, la raffinatezza chic ed androgina di Marlene Dietrich e la sensualità da femme fatale di Rita Hayworth sono gli ingredienti stilistici della nuova collezione di Enzo Miccio, Icon.
I nuovi abiti da sposa 2018, in collaborazione con Maison Signore, forti di un’intepretazione stilistica così impattante, portano il famoso wedding planner televisivo a realizzare una collezione che celebra le eterogenee sfaccettature della femminilità, dalla figura flessuosa e delicata a quella longilionea e sofisticata, passando per forme voluttuose ed ammalianti.
Le star del dorato glamour hollywoodiano non possono non essere accompagnate dai tessuti e dai materiali più lussuosi, ideali per realizzare la più distintiva Haute Couture Made in Italy.
Ecco, allora, che i vestiti da sposa da principessa, quelli più scivolati e fluenti e, naturalmente, gli abiti nuziali dall’allure seducente si susegguono in un parterre di mikado, pizzo ricamato, organza, chiffon e crepe de chine, il tutto contradditistinto da una palette cromatica dalle candide sfumature della tradizione, intervallate dai toni nude del pizzo.
Enzo Miccio, in merito alla sua collezione Icons 2018, ha affermato: “Riuscire a trasmettere l’essenza di tre Icone di stile e bellezza nella mia Bridal Collection è stata una sfida ardua che ha messo a dura prova la mia esuberante creatività. Volevo permettere ad ogni sposa di vivere nel suo giorno più bello tutto ciò che ha sempre sognato. Grace, Rita e Marlene mi hanno condotto per mano, mi hanno ispirato e guidato nella creazione di abiti per delle dive contemporanee”.
La collezione è stata presentata a Sì SposaItalia 2017, una decisione che l’istrionico stilista e personaggio televisivo ha spiegato in questi termini: “Ho deciso di partecipare per la prima volta a Sì SposaItalia con la mia quarta collezione per avere una vetrina più internazionale: dopo aver vestito le spose italiane, vogliamo rafforzarci all’estero, che oggi pesa per il 30% sul nostro fatturato, partendo dal Giappone, nostro primo mercato fuori dai confini nazionali. Siamo contenti dell’affluenza, anche se a nostro avviso bisognerebbe anticipare un po’ la bridal week, perché maggio è un mese in cui i negozi di abiti da sposa e i buyer sono impegnatissimi e potrebbero avere difficoltà a venire in fiera”.
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